Le auto, oggi, sono connesse, digitali e con una inedita capacità di analizzare i dati. Secondo diversi report internazionali il futuro passa proprio da qui: dalla possibilità di estrarre informazioni utili mentre si guida. Già nel 2016, un articolo di Deloitte descriveva l’analisi dei dati a bordo con “uno strumento potente”, capace di dare “una spinta enorme all'efficienza”. Non è necessario guardare a un futuro lontano: oggi i sistemi di guida assistita e le scatole nere smart hanno già trasformato l’esperienza di guida.
Si fa presto ad abituarsi alle nuove tecnologie, tanto che spesso non ci si rende conto di quanta tecnologia sia salita a bordo. Eppure, basterebbe sedersi al volante di una vettura uscita dalla fabbrica 10 o 15 anni fa per cogliere l’enorme differenza.
Le funzioni sono a portata di schermo, grazie ai sistemi di infotainment. E se la guida autonoma è una tecnologia ancora lontana, quella assistita è un supporto ormai consueto. Sono sempre più evoluti i cosiddetti ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Si tratta di sistemi che hanno lo scopo di ridurre al minimo gli incidenti stradali, correggere stili di guida errati e intervenire in situazioni di potenziale rischio attraverso sensori, radar, videocamere e computer di bordo.
Le funzioni di un ADAS includono il controllo di velocità adattativo, che permette di impostare la velocità desiderata durante la guida e di mantenerla automaticamente in base al traffico e alla distanza di sicurezza dalle altre vetture, e la frenata automatica di emergenza, che consente all'auto di frenare automaticamente in caso di prossimità eccessiva con pedoni, ciclisti o altri veicoli. Con chiari vantaggi: minori consumi, maggiore sicurezza, riduzione dello stress del guidatore e crescita dell’inclusività (perché diventa più facile guidare anche per anziani e disabili).
Digitale e tecnologia non si fermano alla guida assistita. La vettura diventa un “nodo” di una rete di oggetti connessi. È sempre più diffusa la possibilità di controllare l’auto, attivare il riscaldamento o chiudere le portiere anche da remoto, via smartphone.
Senza dimenticare la capacità “predittiva” dell’analisi dei dati. Grazie ad applicazioni d’intelligenza artificiale, è possibile riconoscere segnali invisibili di deterioramento, segnalando il guasto ancor prima che si concretizzi e prevenendo così danni peggiori. Se tutto questo sta avanzando a passi rapidi, c’è già una componente smart a disposizione di tutti: una scatola nera intelligenze.
Unibox è il dispositivo satellitare in abbinamento alla scatola nera legato alla polizza KM&Servizi di UnipolSai. Non solo una scatola nera tradizionale, ma un vero e proprio assistente, che aiuta a guidare meglio e in modo più sicuro.
Tutto avviene tramite l’installazione di un dispositivo telematico in auto. Sarà utile a rilevare dati legati a un sinistro. Ma non solo.
La polizza KM&Servizi di UnipolSai riconosce il valore della tecnologia: offre uno sconto fino al 20% per la presenza nel veicolo assicurato di alcune tipologie di ADAS o di altri dispositivi che comportano una diminuzione della probabilità di causare un sinistro. In fondo questo vuol dire “smart”: una tecnologia diventa intelligente solo se semplifica davvero la vita.