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Consigli per la sicurezza quotidiana
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Proteggere beni preziosi e oggetti di valore affettivo

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Hanno sicuramente avuto inventiva i ladri che qualche mese fa, in centro a Milano, hanno calato in pieno giorno dal secondo piano di un palazzo una cassaforte, contenente beni e preziosi per circa 250.000 euro, divelta dalle pareti dell’appartamento da loro appena visitato. Una modalità talmente cinematografica da non destare sospetti nei passanti che non hanno neppure pensato a un furto.
Al di là di questi casi stravaganti che finiscono sulle pagine dei giornali, i furti in casa in Italia sono un’eventualità purtroppo frequente, non solo in case di pregio o che certamente custodiscono oggetti di valore: i topi di appartamento entrano dappertutto e non disdegnano cantine e garage. Ogni ora nel nostro Paese circa 22 abitazioni subiscono un furto. I ladri entrano preferibilmente in casa dalla porta d’ingresso, forzandola nel 67% dei casi, oppure passando dalla finestra (20%). Anche se, secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, le visite dei ladri nelle abitazioni risultano in calo - meno 8,5% negli ultimi due anni, meno 23,5% fra il 2014 e il 2017 - nel 2018 i topi d’appartamento hanno comunque derubato 191.374 case, spesso anche facendo danni ingenti agli infissi.
Ma oltre a vedere i propri spazi domestici violati, i furti comportano la perdita di beni preziosi e oggetti cari che difficilmente vengono poi recuperati. Non si tratta solo di un danno economico: in molti casi, al passaggio dei malviventi, vengono rubati o comunque distrutti anche oggetti forse di non particolare valore economico, ma di grande valore affettivo. Un gioiello tramandato da generazioni, un regalo ricevuto in occasione del matrimonio o della laurea, un antico soprammobile dei nonni, un oggetto legato alla storia della nostra famiglia. Oggetti insostituibili che non potranno essere più ricomprati, sostituiti e, purtroppo, neanche rimborsati.
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Ma non sono solo i furti a mettere a rischio oggetti e beni che custodiamo nelle nostre abitazioni. Lo stesso può accadere, ad esempio, a causa di un incendio che si sviluppa dopo un corto circuito o un fulmine, o per l’allagamento accidentale dovuto a un danno all'impianto idraulico o di riscaldamento, o ancora per il verificarsi di alluvioni, inondazioni, terremoti e altri disastri idrogeologici.
Purtroppo, dati alla mano, si tratta di fenomeni che si verificano sempre più spesso e con maggiore intensità anche alle nostre latitudini. Secondo i dati dell’European Severe Weather Database, negli ultimi dieci anni le cosiddette “bombe d’acqua” sono quasi triplicate, passando dalle 395 del 2008 alle 1.024 del 2018. Quello che è accaduto recentemente a Venezia è tra gli esempi più drammatici: i picchi di alta marea verificatisi a novembre hanno allagato il 70% del centro storico, entrando nelle case e danneggiando ciò che custodivano.
Proteggere la propria abitazione, monitorandola con sistemi di sicurezza hi tech che permettano di intervenire immediatamente in eventualità drammatiche, è il primo passo per ridurre i danni e mettere al sicuro gli oggetti più cari.
Sistemi di sicurezza attivi (videosorveglianza e antifurto) e passivi (finestre e porte blindate, per esempio) sono fondamentali per tutelarci e scoraggiare i malviventi in caso di furto. Molto importante è anche classificare gli oggetti cari con precisione per ottenere il giusto risarcimento - se assicurati - o comunque per aumentare le possibilità di rientrarne in possesso. Il consiglio è fotografarli uno a uno e conservare, se disponibili, gli scontrini d’acquisto. Così come è utile mantenere tali beni in cassette di sicurezza ignifughe, a tenuta stagna o in casseforti.
Ma i rischi si corrono anche al fuori delle mura amiche di casa. Un anello ci può essere sottratto durante uno scippo così come in occasione di un infortunio o di un malore. Sebbene per le statistiche Istat le denunce di scippi sono diminuite da 19.109 nel 2014 a 14.807 nel 2018, la percezione di insicurezza in strada da parte dei cittadini è ancora molto forte: subire uno scippo è vissuto come un rischio quotidiano da mettere in conto, specie nelle grandi città. Denunciarlo, poi, è considerato quasi del tutto inutile.
Anche in questi casi, proteggersi con apposite coperture assicurative può fare la differenza.
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