Privati
UnipolSai Sito Cliente
UnipolSaiLogoMini
Unipolsai Logo
Mobilità
Mobilità
Assicurazione AutoUnipolSai KM&Servizi Auto
Casa
Casa
Assicurazione CasaUnipolSai Casa&Servizi
Protezione
Protezione
Assicurazione InfortuniUnipolSai Infortuni Premium 2.0Unipolsai Infortuni SmartUnipolSai Infortuni Circolazione
Torna indietro
Plus - Lavoro
novità e risorse per la tua attività
19 febbraio 2024

Quanto dura una giornata? Per una madre che lavora, almeno 27 ore. Perché per trovare un equilibrio tra cura dei figli, lavoro e altri mille impegni spesso deve fare almeno due o tre cose insieme: come un’acrobata. Non a caso, da qualche anno esiste una nuova definizione, “mamme acrobate”, che descrive perfettamente la realtà in cui vivono oggi molte donne italiane.

Nel 1961, in Italia, ogni donna aveva in media 2,41 figli. Nel 2016, secondo l’Istat, ne ha 1,35. I motivi di questo calo sono tanti: attualmente una donna su due tra i 20 e i 64 anni lavora, e fare un figlio spesso significa rallentare la propria carriera o pagare a baby sitter e asili nido cifre più alte del proprio stipendio. Eppure, anche se molte con l’arrivo dei figli devono rinunciare alla professione, altre continuano a lavorare, cercando di allungare le loro giornate oltre il possibile.

Box-Mobile-Depositphotos_153072202_xl-2015.jpg?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-72dbe616-45ed-442c-bb61-ad5cfcb68649-smartphone-m07Xw0p

E se per le dipendenti ogni giorno è una corsa a ostacoli, per le imprenditrici e le lavoratrici autonome le cose possono essere ancora più complicate: le ore dedicate ai figli si traducono in mancati guadagni o occasioni perdute. 

L’altra faccia della medaglia, però, è che alcune forme di lavoro autonomo, con i loro ritmi spesso modellabili e gli orari flessibili, possono essere una soluzione ideale per molte mamme, che si reinventano come blogger, designer, titolari di imprese di catering o asili nido, organizzatrici di eventi.

Le loro storie affollano i numerosissimi gruppi on line e siti nati per connettere queste donne che si rimettono in gioco, si interrogano e cercano soluzioni per migliorare la qualità della loro vita o, semplicemente, avere un consiglio. E se è vero che una giornata non avrà mai più di 24 ore, trovare un work-life balance ottimale è possibile. Vediamo come.

Box-Mobile-UNSPLASH.jpg?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-ced06137-7c15-4327-bef8-79d8782762b1-smartphone-m07XwsL

Primo passo: fare networking

Chi conosce le esigenze e i problemi di una donna meglio di un’altra donna? Tutte noi sappiamo che senza l’aiuto di amiche, madri, sorelle la nostra vita sarebbe molto più difficile. Ma a volte, il contributo più grande può venire proprio da sconosciute. Per esempio, donne che hanno in comune con noi un percorso professionale, e che possono darci ottimi consigli su come trovare o richiedere un finanziamento, individuare un esperto che ci supporti nelle questioni legali o finanziarie, sfruttare al meglio il web o i social network per promuovere la nostra attività.

“Quando le donne raggiungono il successo, è una vittoria per tutti”: è con questa frase che si presenta SheMeansBusiness, programma di Facebook appena arrivato in Italia che promette grandissimi risultati. Una straordinaria finestra per le titolari di piccole o medie imprese o per chi vuole aprirne una: qui troverai informazioni, consigli, testimonianze video. Un mondo intero da scoprire sul sito ma anche frequentando le lezioni che nel 2018 coinvolgeranno 3.500 donne con incontri di formazione in tutta Italia.

Un network presente in molte città dello Stivale è anche Rete al femminile, associazione nazionale che opera a livello locale. Grazie a questa realtà, le donne che lavorano in proprio possono conoscersi on line ma anche dal vivo, dando vita a relazioni di mentoring tra figure senior e donne all’inizio della loro vita professionale.

Aiutare le giovanissime a costruirsi una strada di successo è l’obiettivo dell’Associazione Young Women Network, creata nel 2012 da volontarie che si impegnano a sostenere le professioniste junior con meeting e reti di relazioni, ma anche affidando ciascuna di loro a una mentor esperta che l’aiuti a crescere. Perché, come dice il loro motto “Assieme arriviamo più lontano”.


Box-Mobile-Depositphotos_57282263_xl-2015.jpg?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-3700fc57-69b0-4a13-98b7-32d3bbae2d23-smartphone-m07XwHb

Secondo passo: dirsi “brava!”

Un lavoro ben fatto merita di essere premiato. E a sostenere le idee e le iniziative delle donne imprenditrici sono molti premi nel mondo e in Italia.

Non sono riconoscimenti simbolici: la vincitrice dell’European Prize for Women Innovators, scelta tra le europee che hanno creato un’impresa di successo, porterà a casa 100.000 euro. Altrettanti dollari sono invece assegnati ogni anno a ciascuna delle 6 vincitrici del Premio Cartier per supportare le loro attività innovative e di successo.

Non denaro, ma formazione di altissimo livello è quello che offre il Premio Gamma Donna, che dal 2004 sostiene l’imprenditoria femminile e giovanile. In palio per le vincitrici un Master della 24 Ore Business School, un percorso d’incubazione al Polihub del Politecnico di Milano e sei mesi di mentoring di un manager selezionato dall’associazione Valore D.

Una mela d’oro, infine, è il prestigioso premio della Fondazione Marisa Bellisario, forse il primo nato per premiare le carriere femminili. Dal 1989, viene assegnato alle donne “che si distinguono nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia, nel sociale, nella cultura e nell’informazione”.


Box-Mobile-UNSPLASH-2.jpg?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-87e9cfaf-e65d-4926-a4fd-ae50ce1eb389-smartphone-m07XwVa

Terzo passo: working hard

Oggi le imprese gestite da donne in Italia sono 1 milione e 330mila: un dato che è destinato a crescere. Solo alcune di queste sono destinate a vincere premi e ottenere titoli di giornale; tutte, però, sono un grande investimento per le loro proprietarie, che le portano avanti con energia, impegno e passione. Proprio “Appassionate” è il titolo di un blog che racconta il mondo dell’imprenditoria femminile nelle sue tante sfumature, raccogliendo storie di donne “che hanno fatto della loro passione un’impresa”.

La passione e l’impegno: proprio questi sono i valori più importanti per un’imprenditrice. Ma per non andare sprecati devono essere supportati e protetti adeguatamente.

Un’imprenditrice deve essere amante delle sfide, sapersi adattare al cambiamento, essere pronta a cogliere le novità e le sfide del mercato. Ma deve anche saper costruire basi solide, proteggendo la propria attività da ogni rischio, per iniziare una piccola, o grande, storia di successo.


@TODO tpdTagUtileASapersiContainer
Seguici su

UnipolSai Assicurazioni S.p.A

Sede Legale: Via Stalingrado, 45 40128 Bologna

Telefono: 051 5076111 - Fax: 051 375349 - Mail Pec: unipolsaiassicurazioni@pec.unipol.it

Capitale sociale € 2.031.456.338,00 - Registro delle Imprese di Bologna

C.F. 00818570012 e P.IVA 03740811207

Dati societari

UnipolSai Assicurazioni S.p.A. è la Compagnia assicurativa multiramo Gruppo Unipol, leader in Italia nei rami danni, in particolare nell’RCAuto. Fortemente attiva anche nei rami Vita, occupa una posizione di assoluta preminenza nella graduatoria nazionale dei gruppi assicurativi per raccolta diretta, e serve oltre 10 milioni di clienti. La Compagnia opera attraverso la più grande rete agenziale d’Italia, forte di circa 2.500 agenzie assicurative e oltre 5.300 subagenzie distribuite sul territorio nazionale, tramite la quale offre una gamma completa di prodotti e servizi assicurativi, ed è leader indiscussa nella telematica assicurativa per il Ramo Auto. UnipolSai Assicurazioni ti offre soluzioni per assicurare la tua mobilità, la tua casa, il tuo lavoro, la tua protezione, il tuo risparmio. Scopri tutti i vantaggi a te riservati e costruisci la tua serenità!