Come proteggere noi e il nostro gatto dai rischi possibili
Il legame tra uomo e gatto è intenso e antico: questi piccoli felini ci affascinano da sempre per la loro personalità e la loro indipendenza. Appaiono distaccati e talvolta sembrano desiderare la solitudine, ma sono capaci a modo loro di cercare la nostra vicinanza e darci affetto incondizionato. Hanno un mondo interiore complesso e mutevole, che si manifesta di volta in volta col gioco, l’irrequietezza, la capacità di rilassarsi completamente, la curiosità. Forse è per questo che li sentiamo affini a noi e li amiamo profondamente.
Il nostro gatto, esploratore per natura
Sembra una tigre o una pantera in miniatura, ma non è solo questo che ne fa un predatore; in lui la tendenza a esplorare è innata e fortissima. Per questo, appena arrivato in casa, impara ad aprire le porte per curiosare negli angoli più nascosti. E, soprattutto, scopre come uscire: dal cancello, se abbiamo un giardino, ma anche da finestre e terrazzi. È un avventuriero per natura e come tale può andare incontro a qualche rischio.
Prima di tutto quello di cadere. Anche se i gatti hanno una straordinaria agilità e un senso dell’equilibrio che consente loro di girarsi durante un volo nel vuoto e attutire l’impatto con le zampe, a volte possono scivolare accidentalmente da davanzali e aree esterne dei nostri appartamenti. Capita per distrazione, paura, o magari perché si addormentano e un colpo di vento li sorprende.
Le conseguenze, in questi casi, possono essere anche gravi: dalla frattura delle zampe a forti traumi al torace o alla mandibola. E non è detto che cadere da grandi altezze sia peggio che farlo dal secondo piano: uno studio dell’Associazione dei veterinari americani ha dimostrato che le ferite di gatti caduti dal balcone sono peggiori se il volo è inferiore a sette piani. Come mai? Perché le cadute più lunghe danno loro il tempo di rilassarsi e acquisire la posizione ‘a paracadute’ che li aiuta a distribuire meglio l’impatto sulle zampe. Il vero record segnalato nello studio è però quello di un gatto precipitato dal 32° piano: dopo 48 ore di clinica veterinaria è tornato a casa senza traumi, a parte un dente scheggiato.
Eventi così estremi, per fortuna, sono rari. Di solito, il nostro gatto esce felicemente di casa senza difficoltà per godere delle sue attività preferite: segnare il territorio, azzuffarsi con il gatto dei vicini, cacciare topolini o uccelli. I pericoli, però, non sono pochi. Il più grande sono le auto: la velocità con cui il gatto d’improvviso attraversa la strada può sorprendere i guidatori e causare incidenti anche di grande entità.
Gatti randagi, cani e altri piccoli nemici
A minacciare il nostro felino sono anche i suoi simili: nelle contese per il territorio con altri gatti (o con un cane) può riportare graffi e morsi. Nella maggior parte dei casi si tratta di ferite di poco conto, ma occorre fare attenzione che non si infettino. Se dopo una rissa notiamo gonfiori strani o sospetti, non esitiamo a contattare il veterinario.
Le grane per il gatto non finiscono qui: può essere attaccato da pulci e altri parassiti in seguito ai suoi incontri con i randagi o può venire a contatto con veleni o sostanze tossiche abbandonate in giro (antigelo, insetticidi o pesticidi vari).
Un altro rischio è quello di non riuscire a tornare a casa. Può capitare perché è rimasto chiuso dietro un portone, intrappolato in uno spazio ristretto – come una tubatura – o è salito su un tetto o un albero dal quale non riesce più a scendere. Imprevisti strani, ma tutti possibili: i vigili del fuoco lo sanno bene.
Il gatto e i vicini: un incontro non sempre felice
Per chi ama i gatti è difficile immaginare che qualcuno possa non volerli intorno, ma è così. In effetti, alcune delle loro abitudini possono causare qualche danno ai vicini di casa: per esempio possono sradicare fiori e piantine o distruggere aiuole perfettamente modellate scavando nel terreno per fare i bisogni.
Oppure possono aprire con le unghie i sacchetti della spazzatura e spargerne il contenuto; o ancora marcare il territorio con getti di urina e rigare il cofano (o il tettuccio apribile) dell’auto nuova di zecca parcheggiata davanti casa. Nel peggiore dei casi arrivano a graffiare qualcuno.
Tutti questi incidenti, oltre a essere spiacevoli, possono anche costare cari: secondo la legge «il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui l’ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale , sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito ». E anche quando la legge non ci obbliga a pagare, offrirsi di rimediare al danno è un buon esempio di civismo, oltre che opportuno per mantenere una relazione di buon vicinato.
Passeggiare senza pericoli? Ecco come
Il rimedio a pericoli e danni causati (o subiti) dal nostro quattrozampe? Di certo, non chiuderlo in casa: significherebbe reprimerne l’istinto naturale, cosa che per molti proprietari è impensabile. Possiamo però fare in modo che le sue passeggiate siano il più possibile sicure. Ecco come:
Con questi accorgimenti il nostro gatto potrà godersi le sue passeggiate senza farci preoccupare. Per stare ancora più sereni, è possibile proteggere preventivamente lui e noi dai rischi più frequenti grazie a polizze dedicate.
La natura fiera e selvaggia del nostro piccolo predatore non si può cambiare, ma possiamo prepararci al meglio per affrontare ogni imprevisto.
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